Napoli, 4 gennaio 2012 – Dai quaranta minuti di colloquio col prefetto De Martino e il sindaco De Magistris, passando per la visita ai vecchi amici della Fondazione Mezzogiorno Europa, da lui stesso fondata, fino all’aperitivo che porta il suo nome: Giorgio. Questi i punti salienti delle ultime ventiquattrore della visita, in forma privata, del presidente della Repubblica a Napoli. Grande sintonia col sindaco in Prefettura. Tanto da dichiarare, a fine colloquio, “Napoli ce la farà, come ce la farà l’Italia. Vedo che c’è molta carica positiva – ha aggiunto l’inquilino del Colle – come molti sono i progetti messi in cantiere dal Comune”. Ma l’incontro istituzionale è arrivato dopo la classica sosta allo storico caffè Gambrinus di piazza Trieste e Trento, a pochi metri da dove Napolitano è nato e cresciuto. Una vera e propria consuetudine durante i soggiorni partenopei del presidente. Un appuntamento tanto consolidato che il proprietario del Gambrinus gli ha dedicato un aperitivo speciale. Una ricetta analcolica a base di frutta che porta semplicemente il suo nome: Giorgio. Più tardi la coppia presidenziale si è recata nella sede della Fondazione Mezzogiorno Europa dove Napolitano ha fatto un po’ di amarcord con i “vecchi amici delel fabbriche napoletane”, come confidenzialmente li definisce il Capo dello Stato. Qui Napolitano è stato accolto dal presidente della Fondazione, Umberto Ranieri, e dal direttore, Alberto Gambescia. Al termine dell’incontro, durato circa un’ora, il presidente si è recato nella “Bottega della Legalità”, nel palazzo della Regione, che distribuisce prodotti realizzati nelle terre sequestrate alla camorra. Alla mattinata, fitta di appuntamenti, ha seguito un pomeriggio di relax a Villa Rosebery dove il presidente ha sentito telefonicamente il presidente della Provincia Cesaro, con il quale ha parlato delle prospettive di rilancio delle aree di crisi del Napoletano. a causa del maltempo e delle avverse condizioni marine, probabilmente salterà la visita a Capri, dove il presidente aveva espresso il desiderio di recarsi dopo Capodanno. Napolitano dovrebbe comunque restare a Napoli fino al 5 gennaio, o fino al 6 come da tradizione.
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