Napoli, 08 febbraio 2011 – Il 31 dicembre era stato il giorno della
speranza. Proroga, e dunque speranza, per centinaia di medici precari. E debellata la paura che interi reparti di imponenti ospedali, Cardarelli su
tutti, andassero in tilt per assenza di personale. Poi la mazzata, l’ultima.
La Corte Costituzionale, con tanto di sentenza depositata il 3 marzo, ha di fatto bloccato la stabilizzazione di centinaia di medici ospedalieri. Ma non solo. La stessa Consulta ha congelato anche gli esodi incentivati di trecento dipendenti della Regione e accelerato il passaggio del personale dei consorzi di bacino operanti nel settore rifiuti delle società provinciali. Insomma, destino incerto per un migliaio di persone. Ai giudici della Corte Costituzionale si era rivolta la Regione, nella persona del governatore Stefano Caldoro, chiedendo l’abrogazione di alcuni articoli della Finanziaria vergata dalla giunta Bassolino, varata poco prima delle elezioni. Frattanto, già monta la protesta della Federazione precari della Sanità Campana, della Funzione pubblica della Cgil e del coordinamento italiano medici ospedalieri. Contro una sentenza per nulla interpretabile: “Le norme statali – scrivono i
giudici – limitano la possibilità di trasformazione del rapporto di lavoro
precario in rapporto di lavoro a tempo indeterminato ai soli soggetti che
siano stati selezionati con procedure concorsuali”. In cifre, per seicento
sanitari la cui posizione è già stata regolarizzata nei mesi scorsi, sono
oltre trecento i medici che saranno costretti a ricominciare daccapo,
attendendo che vengano indetti concorsi ancora molto lontani dall’essere banditi. Frattanto, la giunta regionale ha nominato i commissari per le Asl territoriali. Già nominato quello di Salerno, dove andrà il colonnello Maurizio Bartoletti. A Benevento andrà l’avvocato Giuseppe Testa. Per la Asl Napoli 1, infine, è stato individuato il profilo del commissario, che sarà, molto probabilmente, un generale della Finanza.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL