Napoli, 30 dicembre 2011 – Sobrietà e rigore soni le parole chiave che per Stefano Caldoro caratterizzano il provvedimento composto da soli 13 articoli. “E’ quello che ci chiedono l’Europa – ha sottolineato – e una corretta gestione della finanza pubblica. Rigore e sobrietà – ha insistito – sono il metodo economico e per certi aspetti morale che siamo tenuti a garantire. Sobrietà e rigore che passano inevitabilmente dalla lotta agli sprechi e la riqualifiaczione della spesa”. Trasporti e sanità la fanno da padroni anche in questo bilancio. Su questi temi Caldoro ha parlato di buone notizie in arrivo. “Sulla sanità – ha detto – abbiamo ridotto il deficit del 50% con un rientro da 500 a 250 milioni. Una performance che ci è stata riconosciuta nell’ultimo tavolo ministeriale e che ci consentirà di sbloccare risorse per i pagamenti e per garantire il miglior funzionamento possibile del sistema sanitario e dell’assistenza.
Caldoro, infine, è tornato su un tema a lui caro, quello della crisi di liquidità da affrontare attingendo dalla cassa laddove ci sono risorse che per i vincoli imposti dal patto di stabilità altre regioni non possono spendere: “Un paese serio, mi chiedo, si dovrà porre il problema del riequilibrio della finanza regionale. Per Nicola Marrazzo intervenendo, a nome dei consiglieri regionali campani dell’Italia dei Valori, durante la seduta di approvazione del bilancio di previsione 2012. “Una finanziaria che dimentica le fasce deboli e spezza le gambe al futuro dei giovani. E’ da apprezzare il metodo della condivisione richiesto dal presidente Caldoro in materia di politiche sociali, ma ci troviamo di fronte ad una manovra improntata sul mero calcolo ragionieristico, priva di una programmazione di ampio respiro e che non opera quei tagli necessari contro gli sprechi che, invece, garantirebbero il reperimento di fondi per lo sviluppo, senza chiedere a questo Consiglio di mettere nuove tasse”.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL