Napoli, 7 marzo 2011 – Sarebbero futili i motivi che hanno spinto un 12enne di Secondigliano ad accoltellare un minorenne del quartiere durante un incontro di calcetto. Calava la sera, ieri, nell’area nord di Napoli. Rione Masseria Cardone, accanto ai palazzoni delle case popolari, in uno dei vicoli dove alcuni ragazzini si radunano per sfidarsi in una partita di pallone. Porte improvvisate e regole di strada. Nessuna moviola, ma il più delle volte una discussione, che si chiude con una delle frasi più utilizzate: “gol o rigore”. Ma non in questo caso. Forse una parola o uno spintone di troppo. Uno dei due litiganti, il 12enne, afferra un coltello per far valere le proprie ragioni. Succede tutto in un attimo. La lama che trafigge il corpo del compagno che si accascia a terra. Dalla sua piccola maglia comincia a sgorgare sangue, e lui respira a fatica. Qualche amico chiama aiuto e, di lì a poco, arrivano i primi soccorsi. A giungere sul posto anche una pattuglia di agenti del commissariato San Carlo all’Arena. Poi il trasporto d’urgenza, il ricovero in ospedale e subito l’operazione per il 14enne. Al San Giovanni Bosco provano a salvargli la vita. Alla sorella del giovane, la prima ad arrivare in ospedale, viene dato il referto. “Prognosi riservata ma fuori pericolo” dicono i medici. Per il 12enne, invece, identificato subito dagli agenti, un rapporto trasmesso al Tribunale dei Minori. Ma vista l’età, il giovane, non potrà essere imputato.
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