Napoli, 19 novembre 2011 – Si chiama Scec, sta per sconto o solidarietà che cammina ed è l’iniziativa nata a Napoli nel 2005 che ha coinvolto altre 12 regioni d’Italia. Un progetto tutto partenopeo in risposta ad un sistema economico considerato dai promotori fallimentare in partenza, in quanto basato su una economia a debito insanabile per i cittadini, iniziata quando la creazione del danaro è passata dai singoli stati alla banca centrale, perdendo così la sovranità statale della moneta stessa. E questo ben prima dell’euro, ma già con la creazione della famosa cinquecento lire cartacea. Obiettivo degli Scec: far girare l’economia soprattutto della piccola e media impresa. Il meccanismo è molto semplice: attraverso il sito web aeripelagoscec.net o tramite contatti con i già soci si ricevono gratuitamente 100 Scec, pari a 100 euro spendibili nei negozi convenzionati che decidono la percentuale del prezzo pagabile appunto, in Scec. Ad esempio se un bene costa 12 euro e l’esercente decide di applicare lo sconto Scec al 20%, il cliente pagherà 9 euro e 60 e circa 2 Scec e mezzo, con un guadagno di entrambe le parti. Un sistema virtuoso approvato anche dall’agenzia delle entrate e soprattutto non soggetto a tassazione, con un notevole guadagno per le piccole imprese. Un sistema però destinato a non avere vie di mezzo: o fallisce o ci guadagnano tutti.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL