Il ritmo del Napoli si è abbassato, improvvisamente. Dopo la partenza lampo, due partite sei punti, per la squadra di Mazzarri solo 5 punti nelle successive 5 sfide. Un pò pochi. Lo stress psicofisico della Champions, qualche infortunio e qualche calo di condizione, sono le motivazioni più evidenti. Mollare però non si molla. Il gruppo c’è ed ha voglia. Anche la prova di Cagliari ha i suoi aspetti positivi. Fino alla fine si poteva vincere e con i tre tenori fuori condizione, farlo sarebbe stato quasi un’impresa. Pare evidente che Mazzarri può preparare bene le gare tatticamente, i difensori e i centrocampisti tra cose buone e cose meno buone possano recitare la loro parte, ma da Hamsik, Lavezzi e Cavani per posizione in campo e qualità tecniche dobbiamo aspettarci i colpi decisivi. Per ora sembrano bloccati. Cavani gira largo, la porta sembra lontana. Lavezzi combatte, ma la lucidità nelle giocate decisive latita, Hamsik è sempre troppo scolastico e non incide come dovrebbe con il talento che si ritrova. Poco da aggiungere, dobbiamo solo sperare che presto i campioni in organico facciano la differenza, altrimenti in un campionato così equilibrato diventerebbe tutto più difficile. Nelle prossime quattro giornate si giocherà tre volte al San Paolo ed una a Catania. In casa il Napoli affronterà Udinese, Juventus e Lazio che precedono gli azzurri in classifica. Non finisce la stagione a novembre, questo è chiaro, ma in questo mese in campionato ci si gioca molto e serve il Napoli e servono le sue stelle, dei giorni migliori.
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