Napoli, 24 ottobre 2011 – Il giallo sulla scomparsa di Cristofer Oliva tornerà al tribunale del Riesame di Napoli. Lo ha decisola Cassazione accogliendo il ricorso della difesa dell’unico indagato ancora in cella, il ventenne Fabio Furlan, detenuto da quasi un anno con l’accusa di sequestro di persona, omicidio ed occultamento di cadavere. I giudici annullano con rinvio, dunque, l’ordinanza che tiene Furlan in carcere dal 15 gennaio scorso. Ora il Riesame dovrà decidere se rimetterlo in libertà. Il migliore amico di Cristofer, secondo i pm, avrebbe attirato in trappola il ragazzo invitandolo ad incontrarsi per un appuntamento chiarificatore, i due, pare, avessero litigato pochi giorni prima per questioni legate alla coltivazione ed allo spaccio di alcune piantine di marijuana. Con questa scusa, spiegano i magistrati, Furlan avrebbe condotto Cristofer in un luogo lontano da casa. I fatti sarebbero avvenuti il 17 novembre del 2009. Stesso giorno dal quale non si hanno più notizie dello studente napoletano. Già quattro mesi fa la Procura aveva espresso parere favorevole alla concessione degli arresti domiciliari a Farbio Furlan ma il gip aveva respinto l’istanza. Ora resta da vedere su quali aspettila Cassazioneha disposto l’annullamento. Il legale del ragazzo, nel suo ricorso, ha ricordato che il corpo di Oliva non è mai stato ritrovato contestando l’ordinanza sia sul piano dei gravi indizi che sulla sussistenza delle esigenze cautelari. Fabio Furlan, dal canto suo, ha sempre respinto ogni accusa.
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