Napoli, 20 ottobre 2011 – Ucciso Muammar Gheddafi, che cosa succederà sul fronte libico? A poche ore dalle prime indiscrezioni sulla morte del Colonnello, anche la comunità libica di stanza a Napoli s’interroga sul futuro della Libia: dal libretto verde di Gheddafi al rischio di un ipercapitalismo. Su questi temi, in questo insolito pomeriggio di ottobre, c’è stata un’assemblea spontanea nel salone del centro interculturale Nanà in via Tutti i Santi, una stradina laterale del corso Garibaldi, quasi a ridosso di piazza Carlo III. I giovani libici, i mediatori culturali e i volontari del centro provano a ipotizzare le conseguenze sulla guerra ancora in corso. «La fine di Gheddafi non significa necessariamente la fine dei combattimenti in Libia»: è stata questa la falsariga ideale del dibattito spontaneo moderato da Lassad Azaby, di professione mediatore culturale,con un passato trascorso a Bengasi.
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