Una regia occulta, un accordo per bloccare la candidatura a presidente della regione Campania di Stefano Caldoro. E’ ciò che emerge dalle intercettazioni inedite del 12 novembre 2009, dove il faccendiere su cui pende una richiesta d’arresto Valter Lavitola parla con l’attuale coordinatore regionale del popolo della libertà, Nicola cosentino. «Dobbiamo bloccare Caldoro», si dicono al telefono Valter Lavitola e i suoi. L’obiettivo non si può fallire. Con evidente disagio Lavitola riporta a Cosentino le parole del Premier Silvio Berlusconi e le perplessità di quest’ultimo circa una candidatura dello stesso cosentino “Dice che non può non farti candidare” le parole dell’ex direttore dell’avanti, “Nik”, specifica, “il premier ha paura per il tuo arresto, che diventi una cosa reale”. Cosentino prontamente smentisce che l’ordine di arresto sia imminente o fattibile. La conversazione si conclude con Lavitola che invita cosentino ad un incontro vis a vi, per paura di essere intercettati. La telefonata risale al periodo della vigilia delle elezioni regionali dove in Campania sfociò nella creazione di un dossier ai danni dell’attuale governatore Caldoro, e con un report spedito direttamente ai vertici romani, costruito su menzogne che descrivevano abitudini sessuali ambigue di Caldoro: secondo il documento fasullo e diffamante, l’allora candidato alla regione Campania, era solito trascorrere il suo tempo con transessuali e camorristi. Intanto a Roma è stata da poco conclusa l’indagine che coinvolge cosentino e ad altri esponenti della presunta P3, relative proprio alle accuse di diffamazione e violenza privata nel complotto anti- Caldoro. Per i pubblici ministeri l’obiettivo finale era costringere l’attuale governatore a rinunciare alla candidatura. Un tentativo quello degli allora vertici campani del partito fallito. Dall’opposizione arriva la domanda allo stesso Caldoro: come può tacere davanti a tutto questo? Tutto ciò non può lasciare indifferenti, denunciano dal partito democratico campano e ci aspettiamo una reazione del presidente di Palazzo Santa Lucia.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL