Napoli, 7 maggio 2014 – Stamattina, alla frontiera di Ventimiglia, sarà estradato Antonio Lo Russo, il pericoloso latitante napoletano 32enne catturato a Nizza il 15 aprile dai carabinieri e dalla Gendarmeria. Ad attenderlo per la notifica dei provvedimenti di arresto emessi dalla magistratura italiana ci saranno i militari del Nucleo investigativo di Napoli. Lo Russo è il figlio di Salvatore ed è considerato esponente di primo piano della camorra di Secondigliano. Le ultime immagini diffuse di Lo Russo risalgono al 2010, quando fu ritratto dai fotografi mentre allo stadio San Paolo seguiva alcune partite del Napoli dal bordo del campo. Lo Russo fu fotografato in occasione di tre match del Napoli durante la stagione 2009/2010. La sua accesa fede calcistica lo aveva portato a cercare una posizione privilegiata da cui assistere alle partite: circostanza che suscitò anche l’attenzione dei pm di Napoli che indagavano su un giro di partite truccate. Lo Russo era riuscito a ottenere il permesso per accedere al terreno di gioco grazie a un accredito fornitogli della ditta che curava la manutenzione del manto erboso del San Paolo. Ripreso durante gli incontri casalinghi contro Parma, Fiorentina e Catania, il boss era stato fotografato sempre nello stesso punto: dietro la linea di fondo della squadra ospite. L’arresto di Lo Russo, latitante dal maggio del 2010, da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Napoli unitamente alla Gendarmeria francese, avvenne nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Dda di Napoli. Lo Russo, 33 anni, è stato condannato alla pena di 20 anni di reclusione e inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi. Lo Russo fu arrestato insieme al cugino Carlo Lo Russo, detto Lellè, di 23 anni, latitante dal 10 marzo 2014 per il tentato omicidio di Giovanni Lista.
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