Napoli, 12 ottobre 2013 – Ci saranno. Per essere eroi fino in fondo. Ci saranno, perché certe gare si giocano a tutti i costi. E contro la Roma, in uno sttadio come l’Olimpico, non possono mancare. Ci saranno, eccome se ci saranno. Higuain, ha smaltito quasi del tutto i suoi acciacchi e non mancherà. Con lui, a correre lungo l’out di destra, ci sarà Zuniga. Così Maggio, che ha già dimenticato l’infortunio e sta correndo per ritrovare la forma mondiale. E il più malandato dei quattro, Raul Albiol, perno della difesa di Benitez: risponderà presente, a costo di stringere i denti per novanta minuti. Tutti risponderanno presente, perché certe partite sono fatte per essere giocate. E certi uomini non sono fatti per starsene accomodati in tribuna. Eroi vogliono esserlo, sfidando l’attuale squadra dei record. Perché anche quelli, i record, sono fatti per essere battuti. Nel frattempo, il morale sarà alto. Il morale di tutti gli azzurri di qualificazione mondiale. Gli svizzeri Inler, Behrami e Dzemaili e il belga Mertens. Peccato per il la Macedonia di Pandev. Stessa cosa per la Colombia di Armero. Proprio i qualificati, i tre mediani sfizzeri più Armero, potrebbero tornare in anticipo e aggregarsi al gruppo di lavoro a Castelvolturno in vista della partitissima contro la Roma di venerdì 18 ottobre. Nel frattempo, chi è rimasto in città, si gode il primo dei tre giorni di riposo – cosa mai vista da queste parti – concessi da Benitez. Anche se il tecnico madrileno ha fatto assegnare a tutti una tabella di lavoro personalizzata da eseguire in vista della ripresa fissata lunedì pomeriggio. “Dobbiamo continuare così – ha precisato Benitez in un’intervista a una tv spagnola – abbiamo cambiato molto rispetto allo scorso anno, ma stiamo già facendo bene. Sappiamo qual è la nostra forza, ma possiamo crescere ancora. Il nostro è un progetto giovane”. Inevitabile una domanda su Higuain. “Il suo acquisto – ha precisato don Rafé – è più merito del presidente che mio. Abbiamo parlato con il padre e poi io ho chiamato Gonzalo, ma la chiave decisiva è stata la grande ambizione del Napoli in Italia ed in Europa”. A caricare la squadra ci ha pensato un altro spagnolo doc. E’ José Maria Callejon, il nuovo idolo dei tifosi all’ombra del Vesuvio. “Gioco sempre vincere – ha dichiarato – e qui a Napoli sono molto felice. Il San Paolo – ha rivelato il numero 7 – è uno stadio più caldo del Santiago Bernabeu”. E la partitissima di Roma: “Non è decisiva – ammette Callejon – ma la giocheremo per vincere”.
(giupor)
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