Palinuro, 26 agosto 2013 – Era seduto ad un bar di Palinuro e sorseggiava tranquillamente il suo drink. Quando ieri mattina, i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna lo hanno arrestato, non ha opposto alcuna resistenza. E’ finita così la latitanza di Michele Di Nardo, 34 anni, penultimo boss ancora a piede libero e reggente del clan dei Mallardo. Beccato grazie all’incauta facilità con cui la sua fidanzata postava sul social network di Facebook foto delle loro vacanze e dei loro spostamenti. La giovane, denunciata a sua volta per favoreggiamento, aveva pubblicato numerose foto che la ritraevano assieme al latitante, senza rendersi conto di stare così lasciando tracce utilissime ai militari per individuare il boss. Il giovane era latitante dal giugno scorso quando si era reso irreperibile perché destinatario di due ordinanze di cattura per associazione mafiosa ed estorsione emesse dalla Dda. Per gli inquirenti Di Nardo svolgeva un ruolo di spicco nell’organizzazione criminale dei Mallardo ed era di fatto specializzato nelle estorsioni ed era noto per i suoi modi duri: pugni, cazzoti, mazze da baseball e se serviva anche colpi di pistola, non aveva scrupoli Di Nardo nell’estorce il denaro ai commercianti della zona di giuliano dove opera il clan. Il suo compito era quello di reggere il clan che ha tra l’altro rapporti anche con i Licciardi di Secondigliano e i Bidognetti di Casal di Principe. Più volte intercettato Di Nardo, in una conversazione telefonica con la fidanzata aveva spiegato come era riuscito varie volte a sfuggire all’arresto, anche nel giugno del 2012 quando furono arrestati 47 affiliati al clan dei Mallardo. Viva soddisfazione per l’arresto Di Nardo è stata espressa dal procuratore nazionale antimafia Franco Roberti che ha sottolineato la necessità di intensificare ancora di più l’azione di contrasto alla criminalità. Michele Di Nardo è il 15 esimo latitante pericoloso arrestato dall’inizio del 2013 e adesso si cerca di capire come verrà ridisegnato l’organigramma del clan. L’ultimo latitante è infatti Mauro Moraca, braccio destro del boss feliciano Mallardo, su cui grava l’accusa di associazione mafiosa, ultimo baluardo del potere del clan di Giugliano.
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