Napoli, 15 aprile 2013 – Le immagini durano neanche venti secondi. Ma trasmettono, appieno, la ferocia dell’agguato di camorra nel quale, il 6 dicembre 2012, in un caseificio di Calvizzano, nell’area metropolitana a nord di Napoli, fu ucciso Luigi Felaco. Per quell’omicidio é stato sottoposto a fermo Gianluca Troise ed è lui, casco in testa che insegue, senza tregua, la vittima. Pistola in pugno, scavalca il bancone dei caseificio, poi insegue Felaco il quale cade, viene colpito, si rialza per poi essere ucciso con quattro colpi alla testa. Un video che, supportato dalle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, ha consentito il provvedimento di fermo per un agguato che va ad inserirsi nelle ritorsioni, tra clan, per il traffico internazionale di droga.Quattro colpi di pistola alla testa: fu ucciso così, lo scorso 6 dicembre 2012, Luigi Felaco, trafficante di droga ed esponente del clan Polverino e legato al clan Orlando. Oggi, anche grazie ad un video, per quell’omicidio é stato sottoposto a fermo dai carabinieri del comando provinciale di Napoli, Gianluca Troise, considerato esecutore materiale. L’agguato avvenne in pieno giorno, nel centro di Calvizzano. Il movente, secondo le indagini dei militari, è da ricondursi alle dinamiche tipiche dei circuiti criminali del traffico internazionale di droga. In particolare,fu una ritorsione decisa dal gruppo Polverino.
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