Napoli, 12 aprile 2013 – L’Assise cittadina per Bagnoli, comitato di cittadini e di esperti delle università campane che da anni si riunisce per discutere della riqualificazione dell’area, chiede che l’indagine della Procura che ha portato al sequestro dell’ex Italsider, faccia luce non solo sullo stato della bonifica dell’ex acciaieria ma anche sugli arenili e sui terreni della Città della Scienza. “Sugli arenili – spiega il comitato – infatti vigono concessioni turistico balneari malgrado il persistere dell’inquinamento nel mare e su gran parte delle stesse spiagge. L’inchiesta andrebbe aperta anche alla bonifica di Città della Scienza”. “Occorre aprire in città un confronto pubblico che riaffermi l’esigenza di realizzare un vero risanamento ambientale”, aggiunge l’Assise. “E’ necessario controllare il grande parco urbano ed il recupero del litorale a spiaggia pubblica, bandendo ogni strumentalizzazione della speculazione edilizia per realizzare porti, case ed alberghi sul lungomare. Secondo il principio europeo del “chi inquina paga”, i costi per la bonifica e la rimozione della colmata vanno attribuiti a Fintecna e CimiMontubi, eredi del patrimonio Italsider-Mededil ed ex concessionari demaniali”. L’Assise, con il comitato “Una spiaggia per tutti” e il patrocinio del Comune di Napoli, organizza per le giornate del 10 e dell’11 maggio un convegno sul recupero del litorale di Bagnoli con la partecipazione di tecnici, amministratori ed operatori economici e sociali alla presenza di un funzionario dell’Ajuntamento di Barcellona che parlerà delle modalità di recupero e gestione pubblica delle spiagge cittadine.
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