Napoli, 20 febbraio 2013 – Praticamente abbandonati a loro stessi, malgrado fossero disabili e non autosufficienti, sistemati in locali fatiscenti con umidità sulle pareti e senza elettricità: è il triste scenario che i carabinieri del Nas hanno scoperto a Terzigno, dove hanno sequestrato un ricovero lager per anziani in cui vivevano, in condizioni igienico-sanitarie estremamente precarie, 18 vecchietti. Il titolare della società, la “Panda Cooperativa”, che gestiva la struttura, è stato denunciato per abbandono di incapaci e per aver attivato abusivamente la struttura. I diciotto ospiti, invece, sono stati subito affidati alle cure dei servizi sociali del Comune di Terzigno. “Nella struttura mancavano l’elettricità, l’acqua calda e il riscaldamento – spiega il responsabile degli Affari Generali di Terzigno, Giuseppe Bellistri, che si è recato sul posto – ora siamo in attesa di relazioni mediche più circostanziate sullo stato di salute dei degenti”. L’amministrazione comunale ha già provveduto a individuare le strutture dove trasferire i diciotto anziani presenti nel ricovero, ma si devono prima rintracciare tutti i parenti da cui farsi dare le autorizzazioni. Nessuno degli anziani del ricovero è di Terzigno: provengono da altri comuni come Torre Annunziata, Boscoreale e Scafati. “Abbiamo trovato la biancheria stesa ad asciugare nelle camere – ha aggiunto Bellistri – e quando abbiamo chiesto le cartelle cliniche, il medico della struttura, giunto poco dopo, é stato evasivo. Di fatto non ci sono state ancora consegnate”. I vecchietti dell’istituto sono stati subito sottoposti alle visite dei medici dell’Asl, chiamati dai Carabinieri: tutti sono stati ritenuti non autosufficienti. A dare loro un pasto e qualche aiuto c’erano solo tre donne, peraltro sprovviste di titoli adeguati. Di medici e infermieri, invece, al momento dell’ispezione, neanche l’ombra. Eppure, come spesso accade per chi è ultrasettantenne, tutti hanno bisogno di cure e di medicine. Quattro dei diciotto vecchietti sono affetti anche da patologie psichiatriche e hanno bisogno di assistenza assidua. Malgrado l’ispezione certosina dei Nas, nei locali della struttura non sono stati trovati i farmaci di cui i pazienti necessitano: è anche probabile che non li assumessero da parecchio tempo. La Panda Cooperativa stava gestendo il ricovero senza autorizzazioni da 7-8 mesi, da quando, cioè, era subentrata ad un’altra società che da anni non pagava il fitto. Ad accorgersi che, in quella struttura, qualcosa non stava andando per il verso giusto, sono stati i Carabinieri della locale stazione che, poi, hanno avvertito i Nas. Insieme hanno effettuato il sopralluogo, trovando una situazione a dir poco vergognosa.
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