Napoli, 28 gennaio 2013 – Ticket d’ingresso per i bus turistici: la città si divide. Per i cittadini rappresenta l’ancora di salvezza contro l’aumento dell’Imu e delle altre imposte. Per i commercianti, invece, il pagamento di 1 euro a visitatore farebbe diminuire il turismo. Così i commercianti, per protesta, hanno deciso di “ribellarsi” alla tassa ingresso che, secondo loro, “aumenterebbe la crisi che ha colpito il settore a livello nazionale” e ne chiedono pubblicamente la “non applicazione” . Basta solo parlarne per far riaccendere le polemiche. Il sindaco Claudio D’Alessio e i gruppi consiliari di maggioranza, espressione del Pd, Udc, Api, Libera Democratici e Grande Sud, con due manifesti hanno spiegato che: “I tagli operati dal Governo ci ha costretti ad individuare nuove fonti di entrate. Per non gravare sui cittadini bisogna, dunque, ragionare sull’istituzione di una tassa di scopo che ricada unicamente sul turista, utilizzatore del servizio. Un euro a visitatore è una cifra irrisoria rispetto alle altre 100 città d’arte italiane che da anni hanno istituito la tassa sui bus turistici”.
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