Napoli, 14 gennaio 2013 – Beni per oltre 90 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia (Direzione investigativa antimafia) di Napoli in Lazio e Campania ad aziende e personaggi vicini al clan dei Casalesi. La confisca, disposta dal tribunale di Frosinone, è una delle più grosse ai danni delle organizzazioni camorristiche che operano nel Lazio. Lo stesso capo centro della Dia di Napoli, Maurizio Vallone, spiega come Gomorra punta sul basso Lazio con tanta insistenza. “Per due ragioni- dice Vallone- Una geografica: c’è una contiguità del territorio, perchè basso Lazio e alto Casertano sono confinanti. L’altro motivo è legato agli affari: il basso Lazio è una zona estremamente ricca sia per gli allevamenti sia per gli investimenti immobiliari nella costa laziale fino a Sabaudia, appetibile dal clan perchè ricca di insediamenti turistici”. Servizio andato in onda nell’edizione di “8news” del 14 gennaio 2013 alle ore 13.30
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL