Napoli, 5 luglio 2011 – È ancora allarme barelle. Il Loreto Mare ripiomba nel caos. Lo scenario è già visto. Degenti che sono costretti a sistemarsi su lettighe accostate sotto le pareti nei corridoi dei reparti. L’inferno in corsia tocca anche il pronto soccorso. C’è chi aspetta per ore di essere visitato. I reparti, infatti, sono sprovvisti anche dell’essenziale. Se ci si sposta nel reparto di Neurologia, si contano soltanto 8 barelle. Le altre quattro sono smistate in altri reparti. Altra unità, stessa scena. Parliamo di quello di Medicina, difficile anche da raggiungere. Percorrere i corridoi significa fare uno slalom tra le barelle. Gli infermieri sono costretti ad assumere posizioni acrobatiche anche per la più banale delle pratiche mediche. I familiari dei degenti si sistemano su sgabelli di fortuna appoggiando oggetti personali per terra o sui davanzali. In una situazione del genere non esiste più nemmeno la privacy, soprattutto per chi è costretto, ad esempio, a fare terapia endovenosa in corridoio. A lanciare l’allarme sono anche gli operatori sanitari. Ormai allo stremo delle forze sia fisiche che psicologiche. “I turni – denunciano i medici – sono un terno a lotto. Non si sa se saranno coperti o meno”. Il personale manca anche per fronteggiare l’eventuale aumento di posti letto. Una contraddizione inspiegabile denunciano i camici bianchi.
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