Siti chiusi,l’ira di De Magistris

Napoli, 2 luglio 2011 – Oltre il danno, la beffa. Dopo il decreto legge che non soddisfa arriva il provvedimento che chiude, durante il weekend, gli impianti stir di Santa Maria Capua Vetere e di Pianodardine, vicino Avellino. “Ci sembra assurdo – protestano De Magistris ed il suo vice, Tommaso Sodano – che il Comune di Napoli predisponga turni di 24 ore per la raccolta e gli impianti stir siano chiusi il sabato pomeriggio e la domenica perché non si riesce a pagare gli straordinari ai lavoratori”. Quanto basta per dar via allo scaricabarile. Il primo cittadino partenopeo aveva infatti fatto appello alla Regione Campania per fare in modo che restassero aperti, ma l’ente di Palazzo Santa Lucia ha fatto sapere che la decisione spetta a chi gestisce gli impianti. La parola, allora, la riprende De Magistris per rivolgersi ai presidenti delle province interessate. “Mi auguro che adottino provvedimenti conseguenziali – ed ha poi concluso dicendo – bisogna decidere se dobbiamo fare tutti il massimo oppure se c’è qualcuno che non lo vuole fare”. Dunque quello che si prospetta è un weekend di monnezza. Se gli impianti di Caserta ed Avellino restano chiusi, infatti, verrebbe vanificato tutto lo sforzo messo in campo dal Comune che da giorni sta portando avanti una raccolta dei rifiuti 24 su 24. “Una condizione – afferma De Magistris – che registra ogni giorno un netto miglioramento, ma che deve essere attentamente monitorata per evitare possibili recrudescenze”. Ma da Palazzo Matteotti, sede della Provincia, tutto tace. E, dunque, via al weekend di monnezza.