Napoli, 6 dicembre 2012 – Ergastolo per Enrico Perillo, geometra di 58 anni, ritenuto il mandante dell’omicidio di Teresa Buonocore, la madre-coraggio di Portici assassinata due anni fa a Napoli. Il motivo dell’omicidio: Teresa aveva deciso di testimoniare e di costituirsi parte civile contro di lui nel processo per abusi sessuali su una delle proprie figlie, conclusosi sia in primo che in secondo grado con una condanna a 15 anni. Non solo: pretendeva l’immediato pagamento di una provvisionale di 25 mila euro. Il processo per omicidio si è svolto davanti alla terza corte d’assise, presieduta da Carlo Spagna. Gli esecutori materiali del delitto, Alberto Amendola e Giuseppe Avolio, sono già stati condannati al termine del processo con rito abbreviato. I pm Danilo De Simone e Graziella Arlomede avevano chiesto l’ergastolo, insistendo in modo particolare sui motivi abietti per i quali a loro giudizio Perillo ordinò l’omicidio della donna, cioè l’odio profondo che l’uomo, ex amico di famiglia, nutriva nei suoi confronti. Amendola e Avolio, citati come testi su richiesta della difesa, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere.
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