Napoli, 23 novembre 2012 – “Siamo completamente estranei alla vicenda ma nel caso la magistratura accertasse irregolarità ci costituiremo parte civile”. Il direttore generale dell’Ospedale Cardarelli Rocco Granata precisa la posizione dell’amministrazione nella vicenda che su presunte infiltrazione del clan Mallardo negli appalti del nosocomio napoletano e annuncia l’apertura di un’inchiesta interna per far luce sull’esistenza di una talpa che avrebbe fornito al clan informazioni sulle gare interne all’azienda ospedaliera. L’inchiesta condotta dalla Procura partenopea ha portato lo scorso mercoledì all’arresto di 5 affiliati al clan oltre al sequestro di beni mobili e immobili per 5 milioni di euro. I finanzieri del Gico hanno poi effettuato varie perquisizioni soprattutto negli uffici dell’Asl Napoli 2 Nord sede di Giugliano, lo stesso territorio dove opera il clan Mallardo. “Da noi non ci sono state perquisizioni”, puntualizza Granata, “ma è nostro dovere fare luce sui risvolti dell’indagine che coinvolgono il Cardarelli. Per questo motivo è stato anche incaricato un avvocato di fiducia dell’ospedale affinché provveda a chiedere chiarimenti alla stessa procura partenopea. Abbiamo sempre operato nella massima trasparenza”, assicura il direttore generale, “ed è ciò che continueremo a fare soprattutto per quanto concerne le gare d’appalto fermo restando la totale impermeabilità dell’Ospedale a qualunque tentativo di infiltrazione camorristica”.
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