Napoli, 15 novembre 2012 – Vittorio Pisani ex capo della squadra mobile di Napoli può liberamente tornare nel capoluogo partenopeo e nella sua provincia. E’ quanto stabilito dai giudici della settima sessione penale di Napoli in merito al provvedimento disposto nell’ambito dell’inchieste su riciclaggio e ristorazione in cui è coinvolto il superpoliziotto. Dopo 17 mesi di allontanamento imposto dalla magistratura Pisani può dunque fare ritorno. I giudici si sono espresso contro il parere della stessa procura: i pm dell’accusa Sergio Amato ed Enrica Parascandolo avevano infatti fatto presente che per loro la posizione di Pisani si era di fatto aggravata rispetto al 30 giugno 2011 data di emissione del provvedimento: per i pubblici ministeri infatti le accuse di favoreggiamento degli imprenditori Marco Iorio e Bruno Potenza sono solo l’ultimo stadio di una serie di rapporti strettissimi tra Pisani e i due: per l’accusa l’ex capo della mobile non avrebbe messo al corrente la magistratura dei fenomeni di riciclaggio che accadevano in città e quando incaricato dai suoi superiori di indagare avrebbe cercato di evitare il procedimento penale avvisando anche gli indagati, Iorio e Potenza. Ma per i giudici che hanno accolto la richiesta dei difensori di Pisani, non esiste più il pericolo per le indagini, sia per il lasso di tempo trascorso dall’avvio di queste, sia per l’incarico ormai consolidato a Roma svolto da Pisani nel Servizio centrale operativo della capitale dopo ha attualmente residenza. Inoltre, per i giudici l’elenco dei testi è pressoché esaurito e quelli proposti dalla difesa di pisani risiedono quasi tutti fuori Napoli. il processo sul riciclaggio e ristorazione riprenderà martedì prossimo, nei giorni scorsi aveva testimoniato anche l’ex giocatore del Napoli Ezequeil Lavezzi e dopo di lui toccherà all’attaccante del Manchester City Mario Balotelli.
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