Napoli, 28 giugno 2011 – Una vera e propria odissea con l’epilogo arrivato con sette ore di ritardo. Quattrocento persone sono bloccate ieri sera a bordo del traghetto Bithia della Tirrenia, ormeggiato nel porto di Palermo e fermo per un guasto. La nave doveva salpare alle 20,15 dal porto siciliano alla volta di Napoli. Il convoglio marittimo, però, non è partito a causa di un guasto a due gruppi elettrogeni, quando ormai aveva caricato passeggeri e veicoli. Gravissimi i disagi, che hanno scatenato non poche polemiche. A bordo, infatti, non funzionava più l’aria condizionata e il bar era chiuso, così i viaggiatori non hanno potuto neppure ingannare l’attesa con un bicchiere d’acqua. Dai passeggeri è arrivato così l’allarme alle associazioni dei consumatori, visto che dalle 8 di sera e fino all’una di notte nessuno li ha avvisati di nulla, patendo intanto il caldo e la sete senza che nessuno rispondesse alle loro richieste. La clientela è stata poi informata dei problemi, ed una volta risolti questi ultimi alle tre è stato poi possibile partire con sette ore di ritardo. Per questo, una volta attraccati al porto di Napoli, i passeggeri hanno deciso di intraprendere una class-action contro la compagnia per i disagi sofferti.
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