Napoli, 10 giugno 2011 – È bufera al Cardarelli di Napoli tra i camici bianchi ed il direttore generale della struttura Rocco Granata. Pomo della discordia una direttiva, emanata dal dirigente del nosocomio, che impedisce, ai medici che non hanno fatturato oltre cento visite, di effettuare interventi in intramoenia presso il proprio studio. La rivolta dei camici bianchi ha ottenuto la sospensione della delibera fino a settembre. Ma l’accordo non ha placato gli animi. Anche l’Anaao-Assomed, sindacato dei medici dirigenti, è entrato in conflitto con la direzione del presidio ospedaliero. L’associazione denuncia il mancato utilizzo di una palazzina, attualmente utilizzata come reparto di ortotraumatologia, ma invece ristrutturata per ospitare le operazioni intramoenia, ossia di tutte quelle prestazioni erogate dai medici di un ospedale, al di fuori dell’orario di lavoro, che utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso.
Nonostante lo stop, il duro confronto tra il sindacato di categoria e la dirigenza dell’ospedale più grande del Mezzogiorno potrebbe coinvolgere le istituzioni regionali e la giustizia. Tanto che il tira e molla sull’approvazione della delibera domani approderà a Palazzo Santa Lucia, dove l’Assomed metterà nero su bianco la difficile situazione del Cardarelli. Tra i temi, la posizione di Caldoro nei confronti dell’ospedale e il presunto “massacro” della dirigenza da parte del direttore Granata.
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