Napoli, 7 giugno 2011 – Dalla festa per l’approdo in Champions League, alla preoccupazione per uno stadio che, per ora, non è pronto ad ospitarla. A giorni i commissari dell’Uefa saranno a Napoli per verificare le condizioni dello Stadio San Paolo, e numerosi sono i lavori che serviranno nei prossimi due mesi per renderlo all’altezza. L’idoneità dell’impianto di Fuorigrotta, per ora, non sembra in discussione, ma sono tanti i dubbi dei collaboratori del presidente Platini. In primis la rete metallica del settore ospiti, da cancellare secondo gli standard europei. Ma anche altro, come ad esempio uno spazio esterno per ospitare i mezzi delle televisioni, e poi una nuova sala stampa che possa accogliere almeno cento inviati, ed infine almeno sessanta unità in più di servizi igienici ed un’area da destinare ai commissari Uefa negli spogliatoi. Di secondaria importanza, dunque, i tabelloni luminosi tanto attesi nell’era De Laurentiis, anche se proprio questi ultimi dovrebbero essere installati a breve dal presidente azzurro, anche se toccherà al Comune, detentore dell’impianto, constatarne la staticità. E proprio da Palazzo San Giacomo, il neo-sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha annunciato che si farà “tutto quello che si può per intervenire in tempi brevissimi in modo da rendere lo stadio all’altezza della Champions League che il Napoli disputerà”. Parole che confermerà domani in un incontro con De Laurentiis, provando a stringere i tempi per effettuare quei lavori urgenti di cui il San Paolo ha bisogno per entrare in Europa con il suo vestito buono.
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