Napoli, 6 ottobre 2012 – Hanno aderito oltre tremila persone alla fiaccolata silenziosa organizzata ieri sera dalle quattro parrocchie di Casal di Principe Caserta e dalla Curia di Aversa per dire no all’illegalità, in particolare al fenomeno dell’abusivismo edilizio, ma anche per chiedere alle istituzioni soluzioni alternative agli abbattimenti, iniziati da qualche settimana, dei manufatti abusivi per cui c’é una sentenza definitiva che sarebbero oltre 1000 tra Casale, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna. Dieci giorni fa, quando le ruspe inviate dalla Procura generale di Napoli demolirono la casa in cui viveva un piastrellista precario con la propria famiglia, scatenando l’ira dei cittadini di Casale – e scontri con le forze dell’ordine – che chiedevano venissero abbattute le ville abusive di chi possiede più immobili di proprietà e non le prime case. Ieri sera un serpentone silenzioso, illuminato da migliaia di fiaccole, ha marciato lentamente e pacificamente, fermandosi ogni cinque minuti per un applauso, anche ai pochi poliziotti e carabinieri presenti; tutti dietro lo striscione “Sul passato solo silenzio, per il presente risposte concrete di legalità! Abbiamo sbagliato, vogliamo riparare. Come? “Da questa sera – afferma il vescovo di Aversa Monsignor Angelo Spinillo – ci aspettiamo solidarietà per chi è in difficoltà, e una maggiore attenzione al bene comune da parte di chi elegge ma soprattutto di chi è eletto. Questa marcia è contro tutto ciò che impedisce la crescita della comunità. La parole ‘abbiamo sbagliato’ indicano l’errore fatto da tutti noi di restare indifferenti a tutto ciò che è partecipazione alla vita della società”. Nei prossimi giorni sarà istituito dai commissari straordinari di Casal di Principe un punto informativo per i cittadini le cui case dovrebbero essere abbattute.
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