Napoli, 24 settembre 2012 – Si tinge di rosa la protesta degli operai del Gianbattista Vico, lo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco. A guiare l’insurrezione questa volta sono le mogli degli operai in cassa integrazione. “Dobbiamo unirci tutte e scendere in piazza, sotto un’unica bandiera, quella del lavoro – tuonano in strada le portavoci della manifestazione – Neanche quelli già assunti nella newco sono al sicuro dai licenziamenti, si uniscano a noi”. Questo l’appello del comitato delle mogli degli operai cassaintegrati di Pomigliano nel corso di un’assemblea pubblica, convocata dallo Slai Cobas. «Siamo scese al fianco dei nostri mariti perché siamo stanche – ha affermato Maria Molinari – ma in pochi non possiamo far sentire la nostra voce. Dobbiamo scendere in piazza tutti uniti, mogli, figli ed operai, ma non solo della realtà di Pomigliano, ma di tutta Italia. Invitiamo le mogli di tutti i lavoratori italiani ad unirsi a noi nella lotta. È vero, c’è paura, anche noi ne abbiamo, ma dobbiamo riprenderci il nostro lavoro, i nostri diritti, e chiediamo a tutte le donne d’Italia di avere coraggio, perché in poche saremo solo un gruppo dei tanti d’Italia che lottano senza risultati”. “I lavoratori non possono più credere alle favole di Marchionne”, ha concluso la donna.
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