Salerno, 12 giugno 2012 – Un tonfo doppio. Prima la retrocessione della squadra, dalla B alla Lega Pro. Poi l’arresto del patron. Manette all’uscita da una tv locale, dopo la partecipazione a una trasmissione televisiva. Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa di gare d’appalto in calce a un provvedimento d’arresto per Giovanni Citarella (nella foto), presidente della Nocerina Calcio. Imprenditore edile, Citarella è finito in un’inchiesta calderone su un giro di appalti manipolati. Con lui, l’ordinanza è stata emessa a carico di altre 51 persone. Un cartello, una holding dell’edilizia in testa alla quale, si legge dalle accuse, ci sarebbe proprio Citarella che, con altri 14 imprenditori arrestati a epilogo della stessa indagine, avrebbe controllato un cartello per l’aggiudicazione di appalti pubblici da parte della Provincia di Salerno tra il 2001 e il 2008. L’indagine l’hanno denominata “Due Torri”. Sì, perché il sistema, che pare fosse attivo sin dal 2002, era articolato su due livelli. Il primo, composto da pochi imprenditori “capocordata”, diretto dai cugini salernitani Gennaro e Giovanni Citarella. Il secondo era invece composto da un numerosa schiera di imprese satellite. Il cartello si aggiudicava sistematicamente gli appalti della Provincia di Salerno attraverso cordate, cioè con la partecipazione alle gare di società compiacenti, le cui offerte, concordate a tavolino, determinavano la percentuale di ribasso vincente, che talvolta sfiorava anche il 40% della base d’asta, recuperata poi con l’impiego di materiali scadenti, che in sede di collaudo venivano ritenuti idonei dai tecnici compiacenti. Talvolta il risparmio avveniva attraverso la mancata realizzazione di intere porzioni di lavoro.
“A libro paga” del gruppo alcuni tecnici della Provincia di Salerno, in servizio presso l’ufficio Gare, ma anche direttori dei lavori. Due i funzionari pubblici finiti in manette: Raffaele Orefice e Franco Pio De Luca .Un’associazione lievitata nel tempo e con gli introiti. Basti pensare che si è passati dalle iniziali 64 società, che nel 2005 avevano partecipato a 45 gare bandite dalla Provincia di Salerno (aggiudicandosene ben 35), alle 156 dell’anno successivo, fino a raggiungere, nel biennio 2007-2008, una stabile configurazione, caratterizzata dalla presenza di 7 capocordata e oltre 250 società che, solo nell’anno 2007, avevano preso parte a 38 gare, bandite con procedura semplificata, aggiudicandosene 25. Un sistema perfetto, il cui promotore è ritenuto il patron della Nocerina. Una sorta di figlio d’arte. Suo padre, Gennaro, anch’egli imprenditore e ritenuto vicino al clan Alfieri, fu assassinato nel 1990 nella faida interna alla Nuova Famiglia. Giovanni Citarella aveva rilevato quattro anni il pacchetto azionario di maggioranza della società sportiva, quando la Nocerina militava nel campionato dilettantistico. Un anno fa la grande festa in città per la promozione nella serie cadetta.
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