Napoli, 5 maggio 2011 – La nuova Bagnoli è pronta ma non parte. Tre opere predisposte per essere aperte al pubblico hanno ancora i sigilli. Parliamo dell’Acquario tematico; l’Hub Porta del Parco con auditorium di 300 posti ed una grande Spa di oltre 7mila metri quadri, la più attrezzata del Mezzogiorno; del Parco dello Sport; e poi ancora di un parcheggio per 600 posti auto, piazze pedonali ed aree esterne. Lavori costati milioni di euro. Soldi a cui basterebbe aggiungere qualche spicciolo per collaudarle ed aprirle al pubblico. Opere del
progetto per la nuova Bagnoli negate alla città. E così l’eredità di
Bagnolifutura, ricevuta 12 mesi fa dal governo della Regione Campania, rischia di finire in rovina. Colpa dei tagli – fanno sapere da Bagnolifutura – la Regione ha congelato i fondi dal luglio 2010 lasciando ogni progetto in stand by, anche quelli praticamente già terminati. Come il Parco dello Sport, 25 ettari di impianti sportivi in erba sintetica, otto km di piste ciclabili, spogliatoi e docce pronti per l’uso ed un sistema di pannelli solari. Ma la rinascita di Bagnoli passa anche per l’intera bonifica dell’area, compreso il porto turistico. E riguarda, più in generale, il destino di tutta l’area occidentale di Napoli. Ma i rischi per la Campania vanno oltre Bagnoli ed arrivano a Bruxelles, dove entro il 30 ottobre si dovrà certificare il 70% della spesa totale.
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