Napoli, 23 maggio 2012 – Sempre più “cara” la più azzurra delle isole del Golfo di Napoli. Viaggi d’oro (nel senso della spesa) per raggiungere Capri, a seguito dell’aumento delle tariffe dei trasporti marittimi. Un aumento disposto nei giorni feriali, a cui si aggiunge la sospensione della tariffa ridotta per i residenti nei giorni estivi. Gli avvisi firmati dalle compagnie di navigazione affissi stamattina alle biglietterie in cui si annuncia che a partire da domani aumenterà il costo dei biglietto di viaggio per turisti e residenti, ha fatto scattare la ribellione.
La decisione è stata comunicata con un comunicato affisso all’esterno delle biglietterie da parte delle compagnie Alilauro Gruson, Alilauro, Alicost, Navigazione Libera del Golfo e Snav. Compagnie che si guardano bene dal prendere subito le distanze dall’inattesa stangata. Nell’avviso, infatti, è specificato che “per effetto della legge 217 del 15 dicembre scorso i costi di produzione del servizio sono aumentati (oltre che del normale tasso di inflazione) del 21% di imposta Iva gravante dal 15 gennaio sui carburanti e sulle manutenzioni e dotazioni delle unità navali”. Vi si legge, ancora, che «nonostante l’impegno dell’assessore regionale ai Trasporti e del prefetto di Napoli non sono state adottate dal Governo iniziative atte a ripristinare il regime di esenzione Iva».
Prodromi di rivolta. Capannelli di utenti si sono formati subito, in mattinata, a Marina Grande dove è rimbalzata la notizia e dove si paventano manifestazioni anche per i prossimi giorni. La stagione non è ancora caldissima, ma presto salirà il termometro della protesta.
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