Napoli, 5 maggio 2012 – Caos Circum, ritardi e soppressioni con disagi a pendolari e soprattutto a studenti. E proprio questi ultimi scendono sul piede di guerra. A provocare le ire degli alunni che hanno scritto una lettera all’Ufficio Scolastico Provinciale di Napoli, i problemi legati ai continui ritardi a scuola dovuti appunto ai disagi del trasporto sul ferro. Gli studenti chiedono che i ritardi causati dai tagli non siano calcolati ai fini del rendimento scolastico. La recente riforma Gelmini stabilisce infatti che ogni studente debba aver raggiunto un monte ore di frequenza minimo, traguardo spesso irraggiungibile a causa proprio di problemi non legati alla volontà dei pendolari, che in tutti questi mesi non hanno fatto altro che subire tutti i ritardi e i tagli provocati dai debiti della Circum. Spesso i ragazzi che arrivano da lontano perdono parecchie ore di lezione che vanno ad incidere sui loro curriculum scolastici. “Speriamo di essere ascoltati”, scrivono i ragazzi “e che l’ufficio scolastico si faccia carico dei nostri disagi”. Non va meglio sul fronte sindacale, dove le associazioni del lavoratori hanno abbandonato il tavolo di confronto con i vertici dell’azienda di trasporti su rotaia. Motivo, il mancato rispetto dell’ordine dell’giorno, ossia la discussione delle contribuzioni dei dipendenti della holding della Regione Campania. Gli stessi sindacati chiedono una ripresa del confronto per evitare scrivono, “che le sigle sindacali intraprendano azioni ferme volte a difendere e tutelare i dipendenti”.
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