Napoli, 3 maggio 2012- L’organizzazione è la stessa che aveva rubato il tesoro di San Michele Arcangelo nell’Abbazia di Procida. Topi da appartamento organizzati in maniera perfetta: c’era chi individuava le case svaligiare, chi duplicava le chiavi, chi realizzava materialmente il furto e chi si occupava di rivendere gli oggetti valore trafugate Agivano insieme le trentasette persone, ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazioni dei quartieri residenziali di Napoli e di ricettazione, arrestate la scorsa notte dai carabinieri della Compagnia Napoli Centro. Gli agenti delle forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla magistratura. Dopo indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Napoli i carabinieri hanno scoperto l’esistenza della banda, i presunti componenti e i compiti a ognuno assegnati. Un’organizzazione aziendale e che era riuscita aveva portato via nel marzo del 2009 il tesoro di San Michele Arcangelo dall’Abbazia di Procida. Al Patrono dell’Isola furono rubati oggetti sacri e pastori per il presepe del ‘700 di altissimo valore.
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