Napoli, 27 aprile 2012 – Tra Ztl della discordia e bilancio degli introiti effettivamente derivati dalla Coppa America, c’è spazio anche per la conta dei danni. Hangar enormi, catamarani giganteschi e lungomare stravolto non potevano non lasciare segni tangibili all’indomani delle regate. pezzi tubolari ancora lì, marciapiedi dissestati e soprattutto una spiaggia decisamente poco presentabile, la strada dell’orgoglio firmato De Magistris appare oggi molto più simile ad un campo di battaglia che alla cartolina della città. Ma l’amministrazione corre ai ripari: come da contratto sarà infatti l’organizzazione usa a pagare i danni: infatti nel contratto c’è scritto a chiare lettere che il tutto prevede il ripristino dello stato dei luoghi. E dunque i 230mila euro circa di danni saranno scalati dal prossimo contratto per le pre-regate del 2013. Per adesso comunque sarà Palazzo San Giacomo ad anticipare i costi di rimessa in sesto soprattutto in vista dell’estate ormai alle porte, quando il Comune dovrà assicurare a turisti e cittadini la possibilità di godere del lungomare liberato: la contropartita ai disagi per molti derivanti della zona a traffico limitato di via Caracciolo sta proprio tutta lì, nella volontà di ridare Napoli ai napoletani e non di certo nello stato in cui versano ora i luoghi della Coppa America. Già che c’è comunque, il Comune immagina anche alcune modifiche, tra cui ad esempio l’allargamento dei marciapiedi, anche se per scelte del genere è necessario il lascia passare della Sovrintendenza. Per adesso basterà comunque ripristinare la normale viabilità: per il surplus infatti, c’è sempre tempo.
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