Napoli, 11 aprile 2011 – La rabbia dei cittadini è esplosa lì dove soltanto tre anni fa ci furono scontri da guerra civile. Il quartiere napoletano di Pianura è tornato ad essere terra di battaglia contro l’emergenza rifiuti. Questa volta non ci sono stati lanci di fumogeni o scontro fisico tra manifestanti e forze dell’ordine, niente pullman incendiati, ma il blocco stradale di quasi sei ore, nella notte tra sabato e domenica, lancia ancora di più l’allarme spazzatura in una delle zone che risente maggiormente i disagi che si avvertono in tutto il capoluogo. Strade completamente sommerse dai rifiuti, marciapiedi inesistenti e cassonetti che spariscono dietro i sacchetti. Così i residenti hanno voluto richiamare l’attenzione delle istituzioni con una sommossa che parte da un disagio difficile da accettare. All’epoca fu la possibilità di una nuova apertura della discarica di Contrada Pisani a smuovere le coscienze dei pianuresi, oggi le 1500 tonnellate di rifiuti non raccolti di cui la maggior parte proprio nel quartiere alla periferia occidentale della città. Ma sulla rivolta si è espresso l’assessore comunale all’ambiente Giacomelli, che ha invitato alla calma i cittadini di Pianura. Secondo l’assessore della Giunta Iervolino episodi simili non fanno che rallentare il lavoro degli operatori Asìa, acuendo i problemi e rischiando veri e propri disastri ambientali con ripercussioni sulla salute dei residenti stessi.
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