Boscoreale, 27 marzo 2012- Bambini di 5 6 7 anni usati come vedette per lo spaccio. Ma anche donne vere e proprie custodi della droga. E’ uno scenario inquietante quello svelato dal blitz scattato questa notte a piano di Napoli rione di edilizia popolare di Boscoreale in provincia di Napoli. Decine le persone finite in manette tra cui pusher e quadri intermedi dell’organizzazione collegata ai clan Aquino Annunziata e Gionta attivi nell’area vesuviana.Tra gli arrestati anche un medico funzionario dell’asl Napoli 3 sud, finito agli arresti domiciliari e accusato dagli inquirenti di aver fornito falsi certificati al gestore della piazza di spaccio. Si tratta di un pregiudicato già noto alle forze dell’ordine carlo padovani già arrestato in una precedente operazione dei militari di Torre Annunziata il 5 luglio dello scorso anno. In tutto sono 50 le persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, aggravati dal metodo mafioso.Le indagini iniziate nel settembre del 2011 hanno ricostruito organigramma del nutritissimo gruppo criminale definendo il ruolo di ognuno degli indagati individuando anche i canali di approvvigionamento degli stupefacenti dall’estero e i collegamenti con i clan attivi nell’area vesuviana. Un’organizzazione che approfittando del drammatico momento economico riusciva a persuadere e ottenere facile reclutamento di pusher e vedette tra i giovanissimi secondo un sistema industriale controllato da veri e priori capi reparto e secondo precise retribuzioni. Duecento euro per le vedette, il doppio per i pusher più il 10% su ogni dose. Tra gli arrestati otto donne che custodivano la droga per 400 euro la settimana.
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