Genova, 7 aprile 2011 – Il calcio colpisce chiunque, anche i ladri. Capita così che la febbre da Calcio Napoli, secondo in classifica e pronto a scippare lo scudetto al Milan, contagi anche i ladri. Perché quanto accaduto in casa del portiere della Sampdoria Gianluca Curci, sicuramente lo avrà lasciato sconcerto ma anche perplesso quando ha capito che il furto subito riguardava tre maglie donategli da alcuni colleghi del campionato. Mancava la 99 di Cassano, ma anche due casacche azzurre del Napoli, una di Cavani e l’altra di Lavezzi. Gli assi azzurri in cima ai pensieri di questo ladro di maglie da calcio. Ignorate, invece, quella di campioni del calibro di Buffon o Totti, quasi a sancire la definitiva consacrazione dei giovani di Mazzarri al cospetto dei più illustri e titolati colleghi. Tanto più che il furto, che ovviamente ha riguardato anche altri oggetti di valore, è avvenuto a Genova, e non certo nel capoluogo campano. Una febbre che contagia trasversalmente tutti, anche al Nord. A Curci non è rimasto che denunciare il furto alla polizia, sottolineando però il curioso particolare delle tre maglie portate via dai ladri. E al di là di qualche immancabile sospetto sulla provenienza dei malviventi, a questo punto, una cosa è certa: si trattava sicuramente di veri e propri intenditori.
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