Quarto blocca tutte le attività per dire no alla discarica nella cava del Castagnaro, località montagna spaccata. Posti di blocco paralizzano il traffico verso Napoli, Pozzuoli e l’agro giuglianese. Abbassate le serrande dei negozi, si fermano anche le scuole. Centinaia di persone stanno manifestando in strada, mentre le 10 campane delle cinque parrocchie cittadine suonano a martello in segno di lutto. E’ questo il modo in cui quarto grida no alla discarica nella cava. Un’azione annunciata ieri dalla curia Vescovile di Pozzuoli, al fianco dell’amministrazione di Quarto e del comitato civico antidiscarica sin dai primi giorni di lotta. Finora la manifestazione, sotto il controllo delle forze dell’ordine, non ha registrato incidenti. Ma i manifestanti puntano il dito contro i gravi danni che la discarica potrebbe comportare a tutto il territorio e, in particolare, alla salute dei cittadini che vorrebbero invece avviare nell’area una coltivazione programmata di prodotti agricoli. Se da un lato si chiede l’apertura di un tavolo per trovare una soluzione, dall’altra il sindaco Giarrusso, sempre in prima linea contro la discarica, non risparmia le polemiche. Giovedì serà sarà sentito in prefettura. “Il problema discarica sembra che sia solo dei cittadini di Quarto – accusa il sindaco – gli unici ad essersi mobilitati. Ma Questo è un problema che riguarda un’intera area: da Pozzuoli a Bacoli e Monte di Procida, da Pianura a Soccavo e alla stessa città di Napoli. C’è disinteresse e scarsa attenzione ad un gravissimo problema che invece pretende una maggiore presa di coscienza da parte di tutta l’area” conclude il primo cittadino.
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