Napoli, 15 marzo 2011 – Quattro nuove cariche, quattro nuove poltrone che servirebbero alla Giunta della Regione Campania per svolgere alcune funzioni specifiche da svolgere in maniera mirata. Questa la proposta licenziata dalla prima commissione consiliare dell’ente guidato da Caldoro, che prevede l’ingresso in giunta di due nuovi assessori e due sottosegretari, questi ultimi ammessi di diritto a partecipare anche alle riunioni dell’esecutivo. Il provvedimento modificherebbe l’articolo 50 dello Statuto regionale: un’eventualità subito criticata dalle opposizioni, in particolare da Pse, Italia dei Valori e Pd. Si temono nuovi capitoli di spesa ad una Regione già in difficoltà di bilancio, ipotesi però subito smentita da Caldoro, che ha ricordato quanto il provvedimento fosse già stato proposto un anno fa, come primo compito della sua Giunta. L’allargamento, già allora, fu previsto, però, a costo zero, impegno che lo stesso Governatore vorrebbe portare a termine. Il numero uno della Campania, vorrebbe decurtare di un quarto l’appannaggio degli attuali 12 assessori, a vantaggio dei nuovi quattro che si insidierebbero a Palazzo Santa Lucia. Ma questa modifica dovrà ora avere l’approvazione in aula, anche se al voto potrebbe essere bocciata dalle opposizioni. E non solo il centrosinistra, perché anche il Terzo Polo, in particolare l’Api, ha mostrato delle riserve a riguardo. Il partito di Rutelli, però, formalizzerà soltanto in aula il proprio no a questa riforma, evitando di strumentalizzare polemiche in favore di un’opposizione in consiglio che è del centrosinistra, e che non appartiene al Terzo Polo, fuori – dicono dall’Api – da dinamiche preelettorali che non li rappresentano.
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