Napoli, 25 gennaio 2012 – Terzo giorno di sciopero e già si fa la conta dei danni. Soprattutto quelli economici. Si stima infatti che il blocco degli autotrasportatori sia pesato ben 65 milioni di euro sull’economia nazionale. Ma i guai, come si suol dire, non vengono mai da soli. Oltre ai disagi, ci si mettono anche i rincari su carburanti ed alimenti ma anche danni al settore industriale tanto che è ferma perfinola Fiat.Scaffalivuoti nei supermercati ma anche nei mercati rionali ancora almeno per un giorno. Prodotti freschi, come frutta e verdura, scarseggiano già da ieri e Federconsumatori Napoli ha calcolato rincari per circa il 30%. Nove prodotti agroalimentari su 10 viaggiano su gomma ed il mancato rifornimento degli scaffali fa scattare l’allarme qualità. Le associazioni di consumatori infatti invitano a controllare, oltre i prezzi, anche la freschezza degli alimenti esposti in mercati e supermercati in questi giorni di protesta. E intantola Prefetturadi Napoli, al termine di un incontro al quale hanno preso parte i responsabili di due società petrolifere e i vertici delle forze dell’ordine, ha ordinato alle compagnie di provvedere rapidamente al rifornimento dei distributori di carburante di Napoli e provincia. La situazione infatti è allo stremo. Malgrado siano stati rimossi i blocchi alla circolazione, molti distributori di benzina non essendo stati riforniti di carburante, sono stati costretti a chiudere o a non aprire affatto.
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