Napoli, 19 gennaio 2012 – Il problema è stato rinviato, ma non risolto. E la corsa contro il tempo rischia di essere vana. Capitolo rifiuti. Si cerca, ancora, di evitare la maxi sanzione della Unione Europea dopo la lettera di messa in mora da parte dei commissari di Bruxelles. Lunedì scorso il ministro all’Ambiente Clini ha presentato il piano per uscire, a titolo definitivo, dall’emergenza. Un piano che convince nel contenuto. Ma sono i tempi che non tornano affatto. Resta, infatti, il nodo delle discariche. Allo stato delle cose, appare piuttosto difficile, infatti, che i quattro sversatoi di cui si parla nel piano, e che costituiscono una differenza consistente, possano essere individuati entro mercoledì prossimo, quanto una delegazione italiana, che sarà composta dal ministro Clini, dal governatore della Campania, Caldoro, e dal presidente della Provincia di Napoli, Cesaro, sarà di nuovo a Bruxelles per discutere tutti i dettagli del piano e cosa è stato fatto dalla sua presentazione fino alla vigilia di quell’incontro, con il commissario europeo all’Ambiente, Potoknick. Un incontro al centro di un tavolo che si è tenuto ieri a Roma in un faccia a faccia tra il ministro Clini e l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano. Senza le discariche, lo spettro della maxi multa torna ad essere concreto. Una multa da 516mila euro al giorno, di certo onerosa, oggi come oggi, per le casse del governo Monti.
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