La strada per Varsavia è ancora molto lunga, intanto il Napoli di Mosca è quello delle idee chiare. Compatto, solido, soprattutto calato a pieno nella partita. La stagione stressante non può non lasciare tossine in eccesso, valga da esempio il crollo choccante della Roma, perfino abbandonata dalla sua gente nel momento del tracollo. Così Rafa Benitez si limita a chiedere equilibrio alla piazza e ritrova lo slancio dei suoi, nella serata che riapre le porte della storia. I quarti di EL della seconda metà di aprile sono la ratifica internazionale della gestione De Laurentiis: una crescita esponenziale, a dare stabilmente visibilità internazionale al marchio azzurro. E’ senz’altro meno ammaliante delle grandi serate di Champions, ma l’accesso tra le otto più belle di quell’Europa un tempo snobbata è oggi tentazione forte. Dovrebbe a questo punto passare in maniera definitiva la logica dell’attenta gestione del gruppo. La scelta di Rafa è chiara: provare ad andare fino in fondo su tutti i fronti, consapevole che una squadra non ancora matura può talvolta pagare a caro prezzo i cali di tensione. Gioca la sua personale scommessa lo spagnolo, senza scegliere tra gli obbiettivi: la stessa che se vinta metterebbe in fuga i detrattori per destinarlo al probabile addio trionfale. Nel vortice emozionale che dalle nostre parti mischia troppo spesso i giudizi, perdere la Champions vorrebbe dire fallire l’annata. Il Napoli proverà così a sfruttare la sosta di campionato che condurrà all’intensissimo mese di aprile. Il quadro delle contendenti è abbastanza definito: Lazio e Fiorentina brillano, il Napoli recente è bifronte, la Roma svuotata e in seduta dallo psicologo. Battere l’Atalanta diviene una priorità, prima del rientro in casa dei giallorossi il 4 aprile. Il pallino passa ai calciatori azzurri. Capiremo quanto sarà capace di crescere nella testa il gruppo, in un finale di stagione per gente con gli attributi e con gli occhi bene aperti.
Silver Mele
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL