24enne ucciso a Pozzuoli, ipotesi lite per viabilità

Napoli, 11 febbraio 2014 – Una banale lite per motivi di viabilità, una parola di troppo alla persona sbagliata. Potrebbe essere questo il movente dell’omicidio di Maurizio Lutricuso il ragazzo di 24 anni crivellato di colpi nella notte tra domenica e lunedì. Ucciso davanti alla discoteca Privat 1 e deceduto in ambulanza durante il trasporto all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta per le ferite all’addome. l’ipotesi monterebbe soprattutto per le modalità dell’omicidio, in un luogo affollato davanti a molti testimoni e con videocamere di sorveglianza. Secondo gli investigatori la vittima avrebbe rivolto parole sbagliate al suo assassino sul chi doveva passare prima con la propria auto, un contrasto che l’omicida avrebbe letto come un affronto. I due entrambi nelle loro auto avrebbero iniziato a litigare. La vittima era a bordo di una Suzuki Swift, il suo assassino era con un amico in una Smart. Dalle parole ai fatti, e il killer avrebbe estratto la pistola una 9×21 dal cruscotto ferendo Lutricuso alle gambe e al torace. La vittima aveva precedenti per rapina, scippo e resistenza a pubblico ufficiale ma nessun legame con la criminalità organizzata e sarebbe proprio questo particolare a rafforzare la tesi della lite finita male. Ipotesi confermata anche da due amici del 23 enne che avrebbe spiegato che intorno alle 4 del mattino di domenica  si trovavano in compagnia di Maurizio e avrebbero assistito alla lite con i ragazzi a bordo della Smart: i due conducenti, avrebbero litigato per decidere chi dovesse attraversare per primo via Antiniana, la strada che collega Agnano a Pozzuoli, quando l’uomo a bordo della Smart ha estratto la pistola e incitato dal suo amico avrebbe sparato a Maurizio. Al vaglio degli inquirenti le immagine delle videocamere di sorveglianza che potrebbe aiutare ad identificare la Smart e dunque l’assassino. Intanto si cerca di capire se esiste un legame tra l’omicidio di Lutricuso e il ferimento di un ragazzo di 20 anni, giusto all’ospedale Loreto Mare mezz’ora dopo l’omicidio per una ferita d’arma da fuoco al piede sinistro. Il 20 enne avrebbe spiegato di essere stato colpito dive reagito al tentativo di rapina del suo scooter a bordo del quale viaggiava in compagnia di un amico. Per ora la versione non presenta incongruenze e gli investigatori cercano di capire se il nesso tra i due fatti di cronaca si solo temporale.