Napoli, 31 Ottobre 2013 – Chiamiamola pure maledizione. O, se vogliamo, tiriamo in ballo pure i misteri dell’aldilà, anche se si rischia di essere tacciati per cattivi e cinici. E allora forse è meglio limitarsi a parlare di casualità, di un’assurda casualità. Di drammatiche coincidenze e così via. I fatti sono tre incidenti gravi, uno mortale, due dei quali nello stesso posto e con la stessa dinamica. A renderli singolari è innanzitutto il teatro dell’accaduto: un cimitero. Vittime sono tutte donne, precipitate in una tomba. Proprio così. A cominciare dal caso più grave. Cimitero di Pompei, mattinata del 30 ottobre. La vedova in questione si chiama Antonietta Testa, ha 75 anni. L’anziana è intenta a pulire la tomba del marito defunto, a sistemare fiori, a renderla quanto più luccicante e addobbata possibile quando arriveranno i parenti a rendere omaggio al defunto nel giorno della commemorazione dei morti. Antonietta sale sulla lastra di marmo ignara che sia lesionata. Il marmo si spacca e la donna precipita nella buca. A estrarla ci penseranno i vigili del fuoco. In ospedale le riscontrano fratture alle anche e al femore. Le condizioni si aggravano col passare delle ore. Antonietta muore in serata. Non passa un giorno che un’altra donna precipita in un fosso dello stesso cimitero. E’ una signora di 37 anni, impegnata a pulire il marmo della tomba del suocero. Un capogiro, un movimento strano e cade all’indietro, in una fossa scavava per la costruzione di una nuova tomba, provvisoriamente coperta da lamiere di ferro. L’impatto del corpo della donna provoca l’apertura delle lamiere e la donna precipita per circa 3 metri nella profondità del terreno, provocandosi ferite molto gravi. Ora è ricoverata in condizioni delicate nello stesso ospedale dove, appena qualche ora prima, è morta Antonietta Testa. Non è finita. Ora siamo a Boscotrecase, a un tiro di schioppo da Pompei. Una donna di 74 anni sta pulendo le tombe di famiglia al piano terra di un edificio, quando viene travolta dal crollo del pavimento al primo piano. Per estrarre la donna dalle macerie dovranno intervenire i vigili del fuoco. Nulla di grave per fortuna, se la cava con la frattura di una vertebra. C’è chi gioca numeri. C’è chi, nel frattempo, al cimitero si muove guardingo. Maledizione o casualità, intanto è meglio veder bene dove mettere i piedi.
(giuseppe porzio)
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