Napoli, 1 ottobre 2013 – Con dieci assessori si potrebbe fare un’intera giunta. Dunque, non si esagera se si dice che De Magistris, in due anni, ha praticamente azzerato un’intera amministrazione, per farne una nuova. Tenuto conto che ce n’è uno, in testa all’elenco dei fedelissimi della prima ora, che per qualche giorno è stato con mezzo piede fuori al portone di Palazzo San Giacomo: Tommaso Sodano, vicesindaco, detentore della delega all’Igiene, coinvolto anch’egli in un’inchiesta per una consulenza affidata – secondo chi indaga – con eccesso di leggerezza. Ma da ieri, con le dimissioni dell’assessore allo Sport Giuseppina Tommasielli, salgono a 10 gli esponenti della giunta comunale di Napoli che, in due anni e mezzo di consiliatura e per diverse vicende, hanno lasciato l’esecutivo guidato dal sindaco non più in bandana. Di quelli della rivoluzione arancione restano ora Sodano, si diceva, e Anna Maria Palmieri, assessore con delega alal Scuola. Dieci cambi per tre rimpasti, l’ultimo dei quali il 22 maggio scorso. In ordine di tempo, i primi a lasciare l’incarico sono stati Giuseppe Narducci, ex assessore alla Legalità, che si dimise dopo appena un anno di consiliatura nel giugno 2012, cui seguirono nel luglio dello stesso anno le dimissioni di Riccardo Realfonzo che ricopriva l’incarico di assessore al Bilancio. Alla base dei due addii, divergenze con il primo cittadino. Il secondo rimpasto si è avuto alla fine di gennaio scorso: si rese necessario in seguito alle dimissioni di Sergio D’Angelo e Alberto Lucarelli, rispettivamente assessori alle Politiche sociali e ai Beni comuni, che decisero di lasciare l’incarico a Palazzo San Giacomo per candidarsi al Parlamento nelle fila di Rivoluzione civile. Niente elezione per loro e vano ogni tentativo, soprattutto da parte del primo, di rientrare dalla finestra. Ultimo giro di valzer appena quattro mesi fa in seguito alle dimissioni di Luigi De Falco, che aveva la delega all’Urbanistica e alla revoca degli incar ichi a Marco Esposito (Commercio), Antonella Di Nocera (Cultura), Bernardino Tuccillo (Patrimonio) e Anna Donati (Mobilità) che, tuttavia, è rimasta al Comune di Napoli come delegato del sindaco alla mobilità e ai trasporti. Un record, che cancella quell’altra sfida purtroppo (ahinoi) miseramente persa. Bandana in testa, de Magistris scommise sulla differenziata al 75% in sei mesi. Nulla da fare. Il record non fu raggiunto. Almeno, non quello…
(giuseppe porzio)
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