Salerno, 17 ottobre 2013 – Una maxi inchiesta dei carabinieri di Salerno nell’Agro Nocerino Sarnese su false attestazioni di invalidità ha portato stamane all’arresto domiciliare per il medico e consigliere regionale in quota Pdl Giovanni Baldi. L’operazione, coordinata dalla Dda di Salerno, ha portato all’esecuzione di nove ordinanze cautelari agli arresti domiciliari e a cinque perquisizioni domiciliari con sequestri. gli arresti di oggi sono la seconda parte di una operazione antimafia che ha messo in ginocchio una associazione a delinquere specializzata nel rilascio di false attestazioni di invalidità. Il blitz, effettuato dai carabinieri di Nocera Inferiore ha portato anche all’arresto del cugino del consigliere regionale: Germano Baldi, consigliere comunale di Cava de’ Tirreni, noto medico, esponente di Fratelli d’Italia. Gli altri sette coinvolti sono tutti medici e dirigenti della commissione invalidità Asl. Le false pratiche, secondo il Pm Montemurro della Dda, coinvolgevano territori dell’Agro-nocerino in primis per poi estendersi anche a zone limitrofe. Il consigliere Giovanni Baldi già assessore provinciale alle politiche sociali a Salerno durante la prima giunta di Edmondo Cirielli è un nome già noto alla Dda salernitana. Il 26 marzo scorso infatti, il medico fu indagato per concorso in corruzione e abuso d’atti d’ufficio insieme ad altre cinque persone. L’indagine, che prese il via da una denuncia per un concorso per un posto alla provincia di Salerno truccato, secondo gli inquirenti, vide indagate sei persone ed fu un filone della maxi inchiesta sul tesseramento del Pdl. Il 25 marzo furono perquisiti gli uffici della Provincia salernitana e l’ex sede del partito berlusconiano. Oltre al consigliere regionale Baldi risultarono indagati anche un imprenditore di Cava dei Tirreni la cui figlia risultò vincitrice del concorso bandito dalla Provincia di Salerno, la figlia vincitrice del concorso e il sindaco di Contursi Termi, che tra il 2009 ed il 2010, in qualità di dirigente della Provincia di Salerno, era presidente della commissione di valutazione nel concorso. Ma allora il consigliere baldi si difese nel corso di varie conferenze stampa in cui si dichiarava totalmente estraneo alla vicenda e fiducioso del lavoro della magistratura volto, spiegava, ad accertare la sua totale innocenza.
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