Napoli, 17 ottobre 2013 – “Grazie per aver salvato mio figlio, per avergli prestato i primi soccorsi”. A dire grazie è Costa papà del piccolo Claudio, il bimbo di 20 mesi colpito dall’acido, mentre si trovava in via Andrea Doria a Fuorigrotta con sua mamma Sonia anche lei ferita. Ad essere ringraziato è Renato il benzinaio che ha aiutato per primo il bimbo. Il fatto è accaduto martedì intorno alle 10 nel quartiere napoletano. Sonia stava chiedendo l’elemosina assieme al piccolo Claudio, poi qualcuno da un balcone del civico 22 ha gettato dell’acido colpendo il piccolo alle spalle e alla testa e la mamma al mento. A prestare i primi soccorsi il benzinaio appunto e i medici della vicina farmacia. Il bimbo si trova tutt’ora ricoverato all’ospedale Santobono di Napoli ma le sue condizioni non sono gravi. Intanto sul fronte investigativo, si cerca di capire chi abbia compiuto il gesto e per ora gli agenti del commissariato San Paolo puntano su un ragazzo di 16 anni con disturbi mentali che già in passato avrebbe gettato dal balcone candeggina e acqua bollente. Elementi utili potrebbero arrivare dall’analisi delle impronte del giovane in cura presso l’Asl. Gli agenti hanno infatti sequestrato una bottiglia contenente acido e ora bisognerà capire se è stata utilizzata dall’adolescente. Per adesso la prima informativa è però rivolta contro ignoti. Intanto sul fronte sociale, si accende la polemica sul rischio di intolleranza della città nei confronti della popolazione rom, tanto da far intervenire anche il prefetto di Napoli Francesco Antonio Musolino che ha chiesto di essere personalmente informato sull’esistenza o meno di atti di intolleranza nel quartiere. A difendere però Napoli e il suo spirito di accoglienza è l’assessore comunale al welfare Roberta Gaeta che esprime a nome di tutta la giunta la più sentita solidarietà al piccolo e alla sua famiglia auspicando che tali gravi episodi non debbano più ripetersi.
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