Napoli, 4 settembre 2013 – L’affrancatura la vuole imbucata dall’ufficio postale di Milano Borromeo. Al destinatario si promette piombo, a meno che non si ritiri dalla politica. E il destinatario, definito servo di Berlusconi, è Francesco Nitto Palma, guardasigilli per meno di mazza stagione con il cavaliere premier, allo stato presidente della Commissione Giustizia del Senato, oltre a rivestire un ruolo di coordinatore del Pdl in Campania, raccogliendo lo scettro che fu di Nicola Cosentino. Poche laconiche righe. Nella lettera, rivolta a Nitto Palma, si legge: “Servo di Berlusconi, ritirati dalla politica o per te ci sarà il piombo”. Ma non si chiude qui, perché “prima però – prosegue e chiude la missiva – vogliamo romperti un po’ di ossa”. All’interessato, non è rimasto che sporgere regolare denuncia per minacce e ingiurie presso l’ispettorato di pubblica sicurezza di Palazzo Madama. Laconico ma esplicativo il messaggio, così la risposta. “Non ho nessun sospetto – informa Nitto Palma – ma credo che le minacce contenute in quella lettera siano il frutto di un esacerbato clima politico”. Nessun sospetto, dunque. Ma perché Nitto Palma? La mente corre a quando alla presidenza della commissione giustizia l’ex Guardasigilli era ancora un papabile, che non erano in molti a volere in quel ruolo. Polemiche che fecero dire al deputato Pd, Corradino Mineo, che “l’unico modo di tenere il governo in piedi è sparare. Sparare contro le cose indecenti. Spero – sottolineò Mineo – che Nitto Palma non sia nominato presidente della commissione Giustizia”. Non erano poi così lontani i tempi della sparatoria davanti a Palazzo Chigi, quando l’ex direttore di Rai News riferì la sua contrarietà alla elezione del senatore Nitto Palma a capo della Commissione Giustizia. Per il senatore PdL, Vincenzo D’Anna la lettera è la testimonianza del clima d’odio che è stato alimentato nei confronti dei principali protagonisti della vita politica del centrodestra”. Gianni Lettieri su twitter chiede di intervenire per “riportare il clima politico su binari di civiltà e non di lotta esasperata”. L’ex presidente della Provincia di Napoli si dice “preoccupato per il clima esacerbato che si respira in Italia”. Ha preferito telefonare direttamente a Nitto palma, il governatore Caldoro, Dalla chiacchierata, rivela lo stesso Caldoro, è emersa la “comune preoccupazione per il clima di tensione che cresce nel paese.
(giuseppe porzio)
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