Benevento, 25 settembre 2013 – Terzo giorno di fiamme, fumo denso e veleni che saturano l’aria. L’ipotesi più accreditata è che l’incendio sia doloso. Il teorema più inquietante è che ci sia anche la mano della camorra. S’indaga, mentre ancora bruciano le ecoballe depositate nel sito di stoccaggio di Toppa Infuocata, a Fragneto di Monforte in provincia di Benevento. E intanto crescono di ora in ora le preoccupazioni per le conseguenze ambientali del maxirogo che sparge fumo denso e acre sulle campagne dove, da sempre, coltivazioni e allevamenti sono cardini dell’economia locale. Nel pomeriggio di ieri gruppi di cittadini hanno bloccato la statale Benevento-Campobasso: da anni, dicono, viene lanciato l’allarme su quella bomba ecologica che ora rischia di avvelenare un territorio tra i più verdi e incontaminati della Campania. Cinque, finora, le famiglie sgomberate dal sindaco di Fragneto, Raffaele Caputo. L’incendio che non si riesce a domare è solo l’ultimo di una lunga serie di roghi che nelle ultime settimane hanno fatto alzare l’allarme sul sito di ecoballe di Fragneto, che dal 2004 ospita rifiuti imballati durante gli anni della grande crisi della spazzatura, quando non si sapeva letteralmente dove smaltire le montagne di pattume che soffocavano le strade napoletane e di molti altri comuni campani. “Da tempo – sottolinea il sindaco Caputo – chiediamo alle istituzioni locali interventi contro i continui incendi, per lo più di natura dolosa, in questo sito, ma a tutt’oggi interventi risolutivi non ne abbiamo visti. Siamo in attesa che le autorità preposte attivino un servizio di vigilanza costante e autorizzino colate di cemento, almeno per tamponare questo incendio che dura ormai da oltre quarantott’ore”. “Quando scoppiò l’emergenza rifiuti in Campania – ricorda Caputo – il sito di Fragneto fu individuato per ospitare in segno di solidarietà e solo provvisoriamente le ecoballe. Che sulla vicenda ci sia l’ombra della camorra lo ricorda il Commissario straordinario della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile: “Con i continui incendi alle ecoballe di Fragneto Monforte le forze della criminalità e del malaffare hanno alzato il tiro. É una sfida allo Stato italiano visto che i roghi sono stati addirittura intensificate”.
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