Scuola precaria nel 2013 più del doppio rispetto allo scorso anno. Da settembre infatti, le immissioni in ruolo saranno più che dimezzate rispetto al 2012, 878 anziché 2200. I dati sono forniti dalla Uil scuola della Campania e presentano una situazione di precarietà sempre più drastica in un settore quale quello scolastico per cui da tempo ci chiede una maggiore tutela. Insoddisfatti gli insegnati campani che restano in attesa di poter lavorare in condizioni di maggior garanzia. I docenti superano di gran lunga le cattedre disponibili e per fare qualche esempio, come sottolineano dalla Uil per la scuola dell’infanzia a fronte di 360 posti messi a concorso saranno solo 30 coloro che potranno firmare. Dalla direzione scolastica regionale guidata dal dirigente Diego Buchè, arrivano comunque rassicurazioni sull’imminente avvio dell’anno scolastico che dovrebbe partire con regolarità. Rassicurazioni che lasciano comunque perplessi i sindacati. Dalla Cgil arriva infatti la precisazione che se pur la diminuzione delle immissioni in ruolo dei docenti riguarda l’Italia intera, è al sud che si registrano i dati più elevati, anche se nascosti dai trasferimenti al nord degli insegnanti meridionali. Negli ultimi due anni ricordano poi dal sindacato, in Campania sono state 250 le scuole autonome cancellate comportando un ulteriore taglio anche sul personale amministrativo. Per l’assessore regionale all’istruzione, Caterina Miraglia occorre capire come tornare ai vecchi numeri. L’auspicio, conclude è che sia tutto pronto per l’inizio della scuola elemento fondamentale nella crescita dei ragazzi.
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