La fanno facile, ma non è così. L’eventuale cessione di Cavani è un’operazione complessa. Il Napoli non torna dietro di un millimetro. Cavani ed i suoi procuratori devono rispettare i patti che prevedono il versamento della cifra fissata la scorsa estate, 63 milioni di euro in un’unica soluzione entro il 19 agosto. Non ci saranno deroghe e non ci saranno sconti. Non ci saranno trattative e non dovrebbero esserci pressioni nei confronti di De Laurentiis da parte di Cavani. Il bomber azzurro è una persona seria. Ha sottoscritto un contratto ottimo e con una clausola precisa e riteniamo sappia perfettamente che una rinegoziazione adesso sia impossibile.
Ecco perché con queste premesse l’addio di Cavani è da ritenersi tutt’altro che sicuro. Tutti lo vorrebbero con lo sconto, con la trattativa, con la contropartita tecnica da inserire, ma il Napoli sarà irremovibile e Cavani, ne siamo certi, sarà corretto. Serve quindi un club in grado di fare un investimento imponente. Anche i club più quotati al momento fanno fatica a portare a compimento operazioni del genere. Non vogliamo per questo essere ottimisti e dire che Cavani resterà sicuro in azzurro. Al momento è corretto dire che ci sono 50 possibilità su cento che vada via. Non sono poche, ma non sono una certezza, quella certezza dell’addio che molti manifestano in questi giorni.
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